Recovery Plan: cos’è e cosa prevede il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

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Recovery Plan cosa prevede

L’Europa ha approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza elaborato dal Cdm di Draghi per l’Italia. È confermato, quindi, l’arrivo di una prima parte di finanziamenti utili per avviare i progetti previsti dal Recovery Plan.

Che cos’è il Recovery Plan o Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?  

Inserito all’interno del programma Next Generation EU, il Recovery Plan o Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede un totale di 222,1 miliardi di euro di investimenti.

Il testo del Recovery Plan, consultabile sul sito ufficiale del Governo in formato pdf, è suddiviso in 6 missioni e 16 componenti. Si tratta di un insieme di riforme che puntano a rendere più forte la pubblica amministrazione, il sistema produttivo, intensificare gli sforzi per la lotta alla povertà, all’esclusione sociale e alle diseguaglianze.

L’obiettivo è favorire la ripartenza del paese, dopo le problematiche causate dalla Pandemia. Infatti, i fondi Del Recovery Plan sono un’opportunità unica per ridefinire il mercato immobiliare e, in generale, lo stile di vita urbano in senso sostenibile e smart.

Cosa prevede il Recovery Plan?

Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza disegna le misure che dovranno dare attuazione in Italia al programma Next Generation EU, al fine di consentire la piena ripartenza del Paese dopo lo stop causato dalla pandemia da Covid-19.

Prevede importanti riforme che riguardano la pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione normativa e la concorrenza. I principali beneficiari sono le donne, i giovani e il Mezzogiorno con lo scopo di ridurre i divari territoriali e favorire l’inclusione.

Come anticipato, il testo è articolato in 6 missioni, aree tematiche strutturali di intervento:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  • rivoluzione verde e transizione ecologica;
  • infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  • istruzione e ricerca;
  • inclusione e coesione;
  • salute.

Ciascuna di queste missioni è suddivisa in 16 componenti, in coerenza con gli obiettivi del Next Generation EU.

Quali sono gli obiettivi del Recovery Plan?

L’Italia si prepara ad un periodo di intense riforme strutturali e importanti investimenti. Il Recovery Plan italiano è stato realizzato seguendo i parametri fissati dai regolamenti europei. Gli obiettivi perseguiti dal PNRR sono diversi, come modernizzare la pubblica amministrazione e rafforzare il sistema produttivo. Inoltre, intende intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze.

Il 40% delle risorse territorializzabili sono destinate al Sud con il fine di raggiungere l’obiettivo ambizioso del riequilibrio territoriale. Inclusione di genere, sostegno all’istruzione, formazione e occupazione dei giovani sono le linee guida del PNRR, per cui il perfezionamento sono previste importanti riforme di contesto, tra cui quella del sistema fiscale.

Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura

Nel dettaglio delle sei missioni previste dal Recovery Plan, in merito alla digitalizzazione, gli investimenti saranno rivolti a due settori chiave per l’Italia: turismo e cultura. L’intento è quello di promuovere e sostenere la trasformazione digitale del Paese. Inoltre, sono previste l’estensione della Banda Ultra Larga, incentivi per la transizione digitale e l’adozione di tecnologie innovative nel settore privato. Per turismo e cultura, sono previsti interventi di valorizzazione dei siti storici e di miglioramento delle strutture turistico-ricettive.

Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica

Per quanto riguarda la rivoluzione verde e transizione ecologica, gli obiettivi sono il migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva. Infatti, le azioni principali prevedono investimenti e riforme per:

  • economia circolare e gestione dei rifiuti;
  • promozioni di fonti di energia rinnovabili;
  • efficienza energetica degli edifici;
  • riduzione dei rischi del dissesto idrogeologico.

Infrastrutture per una mobilità sostenibile

In merito alle infrastrutture per una mobilità sostenibile, l’obiettivo primario è lo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile ed estesa a tutte le aree del Paese. Il Recovery plan prevede un importante investimento nei trasporti ferroviari ad alta velocità.

Inclusione e Coesione

Per quanto riguarda l’inclusione e coesione, l’intento è quello di semplificare la partecipazione al mercato del lavoro e favorire l’inclusione sociale. Il Governo investe nello sviluppo dei centri per l’impiego e nell’imprenditorialità femminile. Infatti, verrà creato un nuovo Fondo Impresa Donna.

Salute

C’è poi la missione salute, per la quale l’obiettivo è rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire l’accesso alle cure. Si potenzia, inoltre, l’assistenza domiciliare, la telemedicina e l’assistenza remota.

L’Italia e l’auspicio del nuovo inizio

Risulta evidente che si tratti di un insieme importante di interventi e, soprattutto, un impegno per favorire la ripartenza del Paese. La pandemia ha messo sicuramente a dura prova l’Italia e negli ultimi periodi il Governo ha messo in campo delle misure per favorirne la ripartenza, come ad esempio il Superbonus 110%.

Non ci resta che augurarci che questi investimenti previsti dal Recovery Plan siano un nuovo inizio non solo per l’Italia, ma per tutti i Paesi duramente colpiti.