Protocollo Assofin: ecco cosa ne pensano gli operatori del settore

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Impatto del Protocollo Assofin sul mercato: ecco i risultati di un’indagine di EMFGroup

Che cos’è il protocollo Assofin

Ormai ci sono pochi dubbi sul fatto che il protocollo Assofin abbia influenzato il mercato del credito, specie quello della cessione del quinto dello stipendio/pensione. Per chi non ne fosse a conoscenza, il protocollo nasce dall’intesa tra Assofin, associazione che riunisce i principali operatori finanziari che operano nei diversi rami del credito alle famiglie, e le associazioni dei consumatori che aderiscono al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti partecipanti al tavolo associazioni Consumatori – Assofin.

I quattro punti del protocollo

Quattro sono i punti principali del protocollo:

  1. Valutazione del merito creditizio;
  2. Esplicitazione del pricing nella documentazione precontrattuale e contrattuale;
  3. Presidio reti e sistema di remunerazione sui rinnovi;
  4. Modalità di trasmissione al cliente dei conteggi estintivi

Il punto maggiormente controverso, quello che continua a suscitare polemiche e perplessità, è il terzo. Esso prevede che, nelle operazioni di rinnovo della cessione del quinto, le commissioni vengano calcolate in questo modo:

  • L’importo della commissione di intermediazione non potrà andare oltre il delta montante, ovvero la differenza tra il montante relativo al nuovo finanziamento e il montante residuo del finanziamento per il quale si procede ad applicare l’estinzione;
  • Le commissioni di intermediazione che vengono applicate sul delta montante non potranno, in termini percentuali, essere superiori alle commissioni previste nei casi di stipula di nuovi contratti.

L’indagine EFMGroup

Una novità non di poco conto per gli agenti che operano nel settore della cessione del quinto. EFMGroup ha cercato di capire quali potrebbero essere le conseguenze del protocollo. All’indagine hanno partecipato 450 operatori, composti per l’80% da agenti in attività finanziaria con un expertise, nella metà dei casi maggiore di 10 anni, nel prodotto cessione del quinto.

I 368 operatori specializzati nella CQS, specie quelli più esperti,ritengono che il protocollo sia destinato a cambiare non poco il mercato.

I maggiori cambiamenti, secondo gran parte dei partecipanti, riguarderanno una possibile diminuzione sostanziale del numero degli agenti. Non solo. Secondo gli agenti, potrebbe cambiare anche il modo di operare nel settore. Vi è, infine, la convinzione che il protocollo Assofin porterà ad un ampliamento della gamma d’offerta.

Molti degli agenti stanno reagendo al protocollo Assofin valutando l’ipotesi di accedere a nuovi mandati perché insoddisfatti del modo d’agire della mandante.

Non unanime, invece, il parere dei non agenti che hanno partecipato all’indagine. La metà di essi, infatti, ritiene che non ci saranno particolari stravolgimenti sul mercato e che il protocollo Assofin non causerà una diminuzione del numero degli agenti.

Fonte: PLTV