Tramite una nota, l’OAM ha richiamato gli iscritti al rispetto della normativa relativamente agli obblighi di formazione professionale. Nel corso dell’attività ispettiva, infatti, sono emerse alcune criticità in merito a questo importante argomento. Tra queste figurano la mancata frequentazione di materie obbligatorie. Spesso, inoltre, sugli attestati mancano i nominativi dei docenti e della sottoscrizione dell’Ente formatore. Carenze anche per quanto concerne l’indicazione dell’esito positivo del test finale. Nei test non sempre risultano presenti materie conformi a quelle indicate. Infine, riscontrate carenze sulla corretta indicazione delle ore di aggiornamento svolte.
L’Organismo Agenti e Mediatori precisa che spetta agli iscritti negli elenchi verificare e garantire:
- La qualità dell’aggiornamento professionale;
- Il possesso dei requisiti richiesti da parte dei soggetti formatori;
- Conformità degli attestati alle disposizioni vigenti
L’OAM fa sapere che porterà avanti l’azione di vigilanza. Nel caso venissero riscontrate ulteriori criticità, l’organismo non esclude l’applicazione di procedure sanzionatorie.
Novità in vigore a partire dal 1 gennaio 2019. Le ore di formazione che gli iscritti nell’elenco OAM possono effettuare mediante corsi obbligatori previsti per altri albi, elenchi o registri passano da 10 a 15. L’obbligo di formazione biennale decorre dal primo gennaio successivo alla data di iscrizione.