Quali interventi edilizi si possono effettuare con il superbonus 110%?

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Il superbonus 110% nasce innanzitutto con l’obiettivo di aiutare gli italiani a riqualificare le proprie abitazioni sia a livello sismico che energetico. Dunque, per ottenere il bonus fiscale è fondamentale che gli interventi siano in grado di raggiungere i risultati stabiliti dalla normativa, sotto il profilo della tenuta antisismica o dell’efficienza energetica.

Tipologie di interventi coperti dal superbonus 110%

Una prima importante distinzione va fatta tra:

  • Interventi trainanti;
  • Interventi trainati

Gli interventi trainanti sono quelli assolutamente indispensabili ai fini dell’ottenimento del bonus. Quelli trainati possono consentire l’accesso al vantaggio fiscale solo se effettuati in combinazione con i primi.

Gli interventi trainanti

Il primo intervento trainante è l’isolamento termico delle superfici verticali ed orizzontali dell’edificio. L’isolamento deve essere effettuato per almeno il 25% della superficie lorda dell’edificio.

Per ottenere questo risultato si appone materiale isolante lungo le pareti esterne o interne dell’edificio. Dal punto di vista tecnico, tale intervento prende il nome di cappotto termico. Il materiale isolante da utilizzare deve rispettare i criteri ambientali minimi stabiliti dal DM 11 ottobre 2017.

Attraverso la tecnica dell’insufflaggio è possibile iniettare materiale isolante anche nelle pareti interne di un’abitazione, o meglio nelle intercapedini d’aria.

Altro intervento trainante consiste nel sostituire l’impianto di riscaldamento dell’edificio. Al suo posto è possibile installare:

  • Impianto a condensazione;
  • Impianto a pompa di calore;
  • Pannelli solari termici;
  • Impianti di microcogenerazione

La caldaia a condensazione prevede il raggiungimento di una temperatura bassa dei fumi di scarico così da favorire la condensazione del vapore in essi presente. Il calore residuo viene utilizzato per riscaldare l’acqua in ingresso.

L’impianto a pompa di calore funziona attraverso un compressore che viene alimentato con l’energia elettrica. Questo compressore pompa l’energia da un ambiente in cui vige una temperatura più bassa ad uno in cui la temperatura è più alta. L’edificio può essere sia riscaldato che raffreddato. L’isolamento termico va abbinato a questo intervento nel caso in cui all’interno dell’abitazione non possano essere apposti pannelli radianti.

I pannelli solari termici sfruttano l’energia del sole per produrre acqua calda sanitaria in casa o per il riscaldamento dell’edificio. I micro cogeneratori sono impianti che sfruttano lo stesso combustibile per produrre contemporaneamente calore ed elettricità.

Terzo intervento trainante, ai più noto come sisma bonus, è l’adeguamento sismico dell’edificio. Dal punto di vista legislativo, bisogna guardare all’art. 16 commi da 1 bis a 1 septies del D.L. 63/2013. È stata, infatti, questa norma ad introdurre il bonus, anche se in percentuali più basse, per gli interventi finalizzati ad adeguare in chiave antisismica un edificio.

In particolare, potranno sfruttare il superbonus gli interventi finalizzati a:

  • Mettere in sicurezza le parti strutturali di un edificio;
  • Redigere la documentazione obbligatoria attestante la sicurezza statica del patrimonio edilizio;
  • Ottenere la suddetta documentazione

Se gli interventi coinvolgono i centri storici, dovranno essere eseguiti non su singole unità immobiliari bensì sulla base di progetti unitari. Secondo la legge poc’anzi citata, possono essere portate in detrazione anche le spese relative alla classificazione e verifica sismica degli immobili.

Gli interventi trainati

Rientrano nella categoria degli interventi trainati:

  • Sostituzione infissi;
  • Installazione di colonnine elettriche per la ricarica di veicoli a trazione elettrica;
  • Installazione di pannelli solari e di sistemi di accumulo integrati, con cessione al Gestore dei Servizi Energetici dell’energia prodotta ma non consumata

Solo in un caso gli interventi trainati sono passibili di ottenere il bonus anche se slegati ad un intervento trainante. Ciò accade quando tali interventi sono effettuati su immobili vincolati per i quali, a causa di limitazioni imposte dal Codice dei beni culturali e del paesaggio o dai regolamenti ambientali, edilizi ed urbanistica, non vi sia la possibilità di effettuare interventi edilizi trainanti.

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