Il Presidente della Holding H2B Vincenzo Barba, in una video-intervista rilasciata all’emittente PLTV, racconta la prima parte del 2020 dell’azienda, con un accenno anche alla gestione dell’emergenza Covid-19 e ai risultati fino ad ora raggiunti.
Qual è l’attuale organizzazione ed il modello distributivo di PrestitoSì?
PrestitoSì oggi si avvale di due asset: il primo è l’intermediato tramite la Rete distributrice, che oggi conta 180 consulenti del credito e 75 a nostro marchio esclusivo, agenzie autonome ma che hanno un layout interno ed esterno curato in linea con le policy aziendali e che rispecchia in toto la nostra immagine. Il secondo asset sono le nostre filiali che ad oggi sono 10 e si dividono in 7 Filiali Dirette, formate da nostri dipendenti, e 3 Filiali partner.
Le filiali partner, in pieno sviluppo in aree strategiche, sono sostenute nei costi di gestione da PrestitoSì, ma lavorano autonomamente. La filiale partner si rivolge a mediatori e agenti che hanno determinati standard di produzione. La società ha voluto creare questa formula win-win che consiste nell’insediamento dei costi di gestione, fornendo tutte le operatività dirette e naturalmente dei pricing dedicati.
L’obiettivo delle filiali partners è di migliorare il loro business e aumentare i propri volumi rappresentando in toto l’azienda tramite il recruiting di collaboratori sul territorio. In secondo luogo, grazie al nostro expertise e al know-how maturato in questi anni, l’obiettivo è di ampliare la vendita diretta tramite la lead generation e le banche dati che PrestitoSì fornisce quotidianamente. Oltre a quest’area abbiamo, inoltre, un management dedicato che si occupa di insediare all’interno delle filiali partners i nostri protocolli aziendali nonché programmi formativi dedicati.
Come si è mossa PrestitoSì durante la crisi?
Senza dubbio sono stati giorni di attesa quelli che abbiamo vissuto. E pensare che fino a un po’ di mesi fa non avremmo mai potuto ipotizzare uno scenario del genere. È terrificante quanto noi come umani siamo vulnerabili e con quanta rapidità le cose possano sfuggirci di mano.
Agli inizi di questa pandemia innanzitutto è stato per noi fondamentale mettere in sicurezza i nostri dipendenti. La salute delle persone che lavorano con noi e per noi è stata il prerequisito delle nostre scelte strategiche. Abbiamo adeguato tutti gli ambienti di lavoro a rispetto di tutte le norme previste, con adozione di protocolli e dello smart working che ci hanno consentito di operare nella massima sicurezza possibile sia a livello di sede centrale che presso le nostre filiali. Nella situazione di crisi in cui ci siamo ritrovati è stato importante più di ogni altra cosa “fare squadra”, c’è stato un pieno commitment con tutti i dipendenti insieme alla Rete dei nostri Collaboratori.
Siamo stati capaci di reagire immediatamente. PrestitoSì, infatti, ha varato sin da subito interventi straordinari a supporto della liquidità della Rete, mettendo a disposizione un plafond di 300,000 euro per anticipi provigionali, filosofia sempre utilizzata da PrestitoSì, ma che in quel momento doveva essere amplificata.
Abbiamo proposto fin da subito una strategia chiara, orientata con decisione alla digitalizzazione dei processi, per restare in contatto con i nostri consulenti, anche se a distanza, e potenziato gli investimenti nella generazione di Leads che abbiamo poi allargato a tutta la rete.
Una delle tante attività è stata realizzare un calendario di eventi con cadenza settimanale che ci ha permesso di mantenere un contatto costante con i nostri collaboratori. Abbiamo avuto l’occasione di toccare tutti gli argomenti tecnici dei nostri prodotti nonché organizzare seminari di formazione nelle aree life e business condotti da formatori di fama nazionale.
Cosa vi ha insegnato questa emergenza?
Il COVID-19 ha cambiato molte abitudini in tutti noi, ma c’è anche qualche nota positiva: l’educazione a nuove tecnologie. Questa, infatti, è stata l’occasione per completare il nostro progetto First Class, anche a distanza in modalità video-conference.
First Class è la scuola di formazione nata per seguire lo sviluppo personale e professionale dei nostri credit advisor, in sintesi il principale punto di congiunzione tra l’azienda PrestitoSì e la nostra rete. È un progetto da me fortemente voluto che ha richiesto un’intensa attività lavorativa e la partecipazione di vari professionisti ma che ha portato anche alla realizzazione di manuali formativi e di programmi valutativi. “Io credo in te” è lo slogan ufficiale di First Class.
Il percorso ha la durata di 12 mesi ed è diviso in 3 livelli. È dedicato a tutte le persone che vigliano intraprendere il nostro magnifico settore, ma anche a consulenti del credito affermati che vogliono acquisire nuove competenze. Faccio un esempio, magari si è specializzati nel prodotto quinto e si vogliono acquisire competenze per il prodotto mutuo o viceversa.
Sono estremamente convinto che Il successo di un’azienda nasca dalle persone che ne fanno parte. Sul lavoro sono necessarie non solo le competenze tecniche, ma anche quelle relazionali; non basta sapere, occorre anche saper fare e saper essere.
Cosa si aspetta dal mercato da qui a fine anno?
Dopo un buon 2019 e un inizio molto promettente nei primi tre mesi del 2020, alcune attività hanno avuto indubbiamente un rallentamento, in particolar modo nel nostro nuovo progetto della divisione MutuoSì che ci vede tuttora in fase di startup, tuttavia abbiamo lavorato e investito alla costruzione di un nuovo portale Maciste Italia che racchiude servizi integrati per gli agenti immobiliari e che vedrà a breve il suo lancio, oltre ad altre iniziative di partnership che stiamo portando avanti e all’ulteriore ampliamento delle convenzioni con altri istituti di credito. Inoltre, in questo mese siamo pronti per lanciare il restyling del nuovo comparatore online di offerte finanziarie RATAOK.
Per ciò che riguarda I nostri volumi di affari, abbiamo in previsione di raggiungere entro fine anno € 100.000,00. Il core attualmente è la cessione del quinto che si conferma con un trend medio di caricamento liquidato mensile tra € 6.000,00 ed € 7.000,00. Invece, la divisione Prestiti Personali, che ad inizio anno si attestava su trend medi di caricamento liquidato mensile tra € 1.3000,00 ed € 1.500,000, ha avuto un totale arresto nel periodo del lockdown ma da giugno sta gradualmente riprendendo un trend in crescita. Diverso è, invece, il caso della Divisione Mutui, un progetto che abbiamo avviato ad inizio 2020, grazie all’ampliamento delle convenzioni bancarie e alle attività di recruiting e di sviluppo all’interno delle nostre strutture. Il periodo del lockdown ha portato ad una fase di stallo, pur mostrando un caricamento medio attuale tra € 3.000,00 ed € 4.000,00 mensili. Quest’ultimi sono numeri che, ovviamente, non rispecchiano a pieno la bontà ed il potenziale di questa nuova divisione ma che rappresentano comunque un buon punto di partenza.
Con molta sincerità, non possiamo che ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti considerando che l’azienda non ha portafogli pregressi prima del 141 e che parliamo di un management nuovo, non proveniente da altre reti. I nostri risultati, in termini di volumi e di crescita, credo abbiano un valore diverso rispetto a chi opera da molti più anni nel settore.
La sfida più importante sarà sicuramente continuare la nostra evoluzione. Abbiamo un progetto molto ambizioso e un grande desiderio di crescere nel comparto mutui e proprio in quest’ultimo siamo intenzionati ad ampliare anche l’alta direzione con nuove personalità, il tutto come sempre senza fretta ma senza sosta. Vogliamo goderci il viaggio e non la meta.
Siamo un’identità giovane, il mercato offre molte opportunità per chi è orientato tangibilmente alla creazione di valore e noi senza dubbio rientriamo in questa categoria.
Quale è il valore aggiunto in PrestitoSì?
PrestitoSì, come detto, è un’azienda totalmente nuova nata nel 2013. Abbiamo adottato da subito una politica di centralità, mi piace dire che per noi il vero ‘boss’ in azienda sono i nostri consulenti e che tutti i nostri sforzi devono essere diretti alla loro soddisfazione. Abbiamo valori aziendali forti come l’orientamento all’eccellenza, il trattare le persone come persone, l’onestà, la correttezza. Questo significa chiaramente anche grande passione nel modo di lavorare da parte nostra e di tutto il nostro personale. Una passione che i nostri consulenti devono percepire, esserne affascinati e coinvolti.
Tutto questo oggi ha permesso a questa società di farsi spazio in un contesto di mercato altamente competitivo e ad affermarsi sul mercato come un player importante, sicuramente tra i più autorevoli.
La strada da percorrere è ancora lunga e non semplice, ma le strategie che abbiamo studiato e implementato durante questi anni si stanno dimostrando corrette. La ricetta è semplice: assoluta centralità del cliente, nuovi processi retail per andare incontro alle sue esigenze e un’offerta di prodotto straordinaria.
Tra le tue tante attività che ruotano attorno alla Holding H2B, di recente sei stato nominato tutore del fondo Heritage Bonus. Come si riescono a gestire così tanti impegni e cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?
“Sono un uomo molto fortunato. Attorno a me ruotano tante persone eccellenti, prima umanamente e poi professionalmente. Per me la delega è fondamentale i n quanto mi permette di pianificare le attività dando la giusta attenzione e supervisione a tutto. Da giugno ho avuto questa opportunità che mi è stata proposta, in primis per i miei valori ma anche per le competenze imprenditoriali; sono stato nominato tutore di questo nuovo fondo Heritage Bonus, un fondo che fa parte dell’ecosistema AssoCastelli, Federestauro e AssoPatrimonio, congiuntamente a Sisal Lottomatica e Interflora che alimenteranno il fondo tramite il patrimonio messo in gestione. Il fondo nasce per dare sostegno agli investimenti di ristrutturazione e restauro del patrimonio architettonico. Il mio ingresso ufficiale nel fondo, sotto il profilo mediatico, c’è stato lo scorso 5 settembre, alla consegna del Premio Cinema e Patrimonio in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella suggestiva cornice di Palazzo Nani Bernardo. Questa è stata l’occasione per dare il nostro primo contributo per il restauro del palazzo. Un percorso che mi affascina, sia per le esperienze e le personalità che avrò l’occasione di incontrare, sia sotto il profilo della crescita personale.