La nuova rubrica, dedicata ai Top Performer PrestitoSì, oggi approda in Piemonte. Siamo con Alberto Bughi Peruglia, titolare dell’agency PrestitoSì Family di Torino, che ci racconta degli ottimi risultati che ha raggiunto nel settore corporate.
Alberto Bughi Peruglia è uno specialist impresa che vanta una decennale esperienza nel settore del credito e in particolare nei finanziamenti aziendali. Oggi è titolare di una delle agency a marchio esclusivo PrestitoSì Family dai risultati più importanti.
Bentrovato Alberto, ci racconti un po’ le sue esperienze professionali. Da quanto tempo è in PrestitoSì?
L’inizio dell’esperienza con PrestitoSì coincide con l’inaugurazione della nostra PrestitoSì Family Agency a Torino, in corso Siracusa, avvenuta a luglio 2021.
Il mio team ed io abbiamo maturato una stabile consuetudine nell’area creditizia, potendo vantare un’esperienza pluriennale prima in banca, successivamente come A.D. di una società di factoring captive, poi come direzione di una società di consulenza finanziaria in capo all’Unione Industriale di Torino ed infine la responsabilità commerciale di un Confidi nell’area Piemontese.
Per lo sviluppo del suo business, su cosa PrestitoSì ha fatto la differenza?
L’organizzazione, la formula multiprodotto e multicanale di PrestitoSì ci ha consentito e ci consentirà di abbracciare tutto il settore del credito, dalle aziende ai privati.
Mi piace sottolineare un esperimento concreto di fidelizzazione e generazione di business: in primis, è necessario soddisfare le richieste di credito di un’azienda, grazie alle numerose convenzioni attivate da PrestitoSì, se l’impresa è meritevole, gli obiettivi si possono concretamente raggiungere.
A risultato raggiunto, si ragiona con l’imprenditore per stipulare una convenzione a favore dei suoi dipendenti per mutui, cessioni del quinto, finanziamenti.
Da un lato, l’impresa si attiva positivamente nel welfare aziendale; dall’altro, per noi si generano ulteriori e concrete opportunità di business.
Ha raggiunto dei risultati davvero importanti nel settore corporate. Può raccontarci quale è stato il segreto di questo successo?
L’area corporate è il core business della nostra Agency PrestitoSì Family di Tornino.
Abbiamo cercato nel corso del 2022 di proporre ai nostri clienti le opportunità offerte dalla nostra struttura lavorando a strettissimo contatto con il team direzionale e di Back Office di AziendaSì.
Ci siamo concentrati su “size rotonde” di finanziamenti a molte imprese, nella convinzione che la quantità di lavoro sia sostanzialmente uguale sia per le piccole operazioni che per quelle più significative (con la differenza ovvia che queste ultime, in valore assoluto, sono più remunerative).
Il segreto dei risultati raggiunti è, secondo me, da ricercarsi in più fattori, da quelli umani a quelli tecnici, tutti egualmente importanti:
- la straordinaria alchimia creatasi tra la segreteria operativa di AziendaSì e il nostro team di Torino;
- la capacità della direzione di AziendaSì di avviare con banche e finanziarie convenzioni e partnership reali, e non sulla carta, con la conseguente possibilità di dialogare per sviscerare esigenze, criticità e soluzioni per l’impresa;
- un sistema gestionale semplice, ma nello stesso tempo altamente performante, così come mai avevamo visto nella nostra lunga frequentazione del settore creditizio.
Quali opportunità vede nel settore del credito per i prossimi anni?
Le esigenze di credito delle aziende da sempre sono connaturate alla capacità di stare e crescere sul mercato, qualunque esso sia e qualsiasi congiuntura si stia attraversando. Questa è la premessa necessaria per capire come accrescerà la figura del mediatore creditizio.
In un contesto di profondo cambiamento del sistema bancario in presenza e di un progressivo abbandono della capillarità dell’offerta e l’avvento delle banche lending e fintech, il settore del credito rivestirà un ruolo centrale.
I sei consigli vincenti che ogni consulente del credito dovrebbe seguire per ottenere successo?
Il motto del nostro team è: “i perdenti trovano delle scuse, i vincenti cercano delle soluzioni”, che si declina in poche e semplici regole da seguire:
- pricing: il prezzo del servizio è l’ultimo dei problemi se si soddisfa un’esigenza, anche se è spesso una delle prime (fuorvianti) obiezioni formulate dal cliente;
- raccolta documenti: il mediatore non raccoglie soltanto i documenti. Grazie agli stessi e la propria capacità di raccogliere informazioni, cerca di trasmettere più dettagli possibili all’analista di una banca terza, che conosce l’azienda solo attraverso i numeri;
- metodo e pazienza: è necessario ricordare, anche al cliente, che la banca è un “commerciante di denaro”, bene altamente fungibile, ed è pertanto corretto che approfondisca ogni elemento;
- la gestione del no: è un elemento fondamentale per non sprecare energie; inutile e faticoso, oltreché controproducente insistere su un’operazione a cui la banca ritiene di non dare corso;
- il lavoro di squadra: solo così si raggiungono performance top;
- l’amore: amare la nostra attività perché ogni operazione andata a buon fine è sì fonte di reddito per noi, ma soprattutto “motore” per consolidare, avviare, sviluppare un’impresa e quindi di conseguenza per offrire o garantire lavoro a tante persone.
In assoluta sintonia con il Presidente della Holding H2B, Vincenzo Barba, concludo con: #vogliamocibene