Non siamo ancora ai livelli precedenti al lockdown ma pian piano ci stiamo avvicinando. Risultano in aumento le richieste di prestiti personali (+25%), prestiti finalizzati (+135%) e mutui (+28%). Se il confronto è effettuato con il periodo che precede il lockdown, i dati si confermano negativi (-12% per i mutui, -10% per i prestiti finalizzati e -26% per i prestiti personali).
Considerando che agosto è un mese molto particolare, soprattutto per un generale rallentamento delle attività, non sorprende che il confronto rispetto a luglio mostri un gap negativo (-9% per i mutui, -21% per i finanziamenti finalizzati, -12% per i prestiti personali).
Di contro, il confronto su base annua premia agosto 2020 con una crescita del 22% delle richieste di mutui e dell’11% di quelle relative ai prestiti finalizzati. Negative le performance del comparto prestiti personali (-29% rispetto ad agosto 2019).
Mettendo a confronto i mesi di luglio ed agosto, nello scorso anno la variazione fu del -32% per i prestiti finalizzati e del -28% per i mutui immobiliari. Nel 2020, meno pronunciato è il calo tra luglio ed agosto (-9% per i mutui, -21% per i prestiti finalizzati).
Il 47% delle richieste di mutui, il 48 % delle richieste di prestito finalizzato e il 43% delle richieste di prestito personale provengono dalla fascia di persone nate tra il 1960 ed il 1980. Quasi un terzo delle richieste di prestito hanno per oggetto l’acquisto dell’auto.
Il 45% delle richieste provengono dalla generazione nata tra il 1960 ed il 1980. Dall’altra parte, la generazione nata tra il 1981 ed il 1995 è quella che richiede l’importo maggiore (circa 14.500 euro).
Anche se timidi, i segnali di ripresa non mancano ed inducono, dunque, ad un cauto ottimismo, in considerazione del fatto che, ad oggi, l’emergenza non è ancora terminata.
Fonte: Panorama.it.