Le famiglie italiane hanno nuovamente ricominciato a rivolgersi alle banche e agli istituti di credito per finanziare progetti personali oppure l’acquisto di una nuova casa. Il sistema di informazioni creditizie di Crif ha evidenziato che a giugno le richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi sono cresciute del +12,6% in confronto allo stesso mese del 2019. Positiva anche la dinamica dei mutui immobiliari (+13,3% rispetto a giugno 2019).
Di contro, le richieste di prestiti personali fanno ancora fatica ad avvicinarsi ai volumi dello scorso anno, malgrado l’inversione di trend registrata soprattutto nell’ultima settimana di giugno.
Giugno 2020: l’andamento dei mutui
La domanda di mutui immobiliari è stata trainata non soltanto dalle richieste di mutui acquisto ma anche dalle surroghe e sostituzioni. Del resto, tassi d’interesse molto bassi e condizioni vantaggiose rappresentano un forte stimolo per i mutuatari interessati ad accedere a condizioni migliori.
Secondo il Barometro Crif, l’importo medio richiesto a giugno è stato di 133.071 euro (+2,4% rispetto a giugno 2019). Osservando la distribuzione delle richieste per fascia d’importo, la classe che attira un numero maggiore di domande è quella compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,9% del totale.
Infine, sul fronte della distribuzione per classe di durata dei mutui, il 75% delle richieste si focalizza su piani di rimborso superiori ai 15 anni.
Giugno 2020: l’andamento delle richieste di prestiti
Il lockdown ha condizionato non poco la dinamica delle richieste di prestiti personali e finalizzati. Gli effetti sembrano farsi ancora sentire. Per esempio, l’importo medio richiesto per i prestiti finalizzati si è assestato a 6.981 euro (-14% in confronto a giugno 2019) mentre per i prestiti personali la flessione è stata più lieve (importo medio richiesto pari a 12.438 euro e calo del -2,1% rispetto a giugno 2019).
L’atteggiamento ancora prudente degli italiani è confermato anche dai dati sulle classi di importo. La classe che attira maggiori richieste è quella relativa ad importi inferiori a 5.000 euro 62,4% per i prestiti finalizzati, 31,2% per i prestiti personali).
Maggiori differenze tra prestiti finalizzati e personali si riscontrano sul fronte della durata del finanziamento. Infatti, per i primi si preferisce un piano di rimborso inferiore ai 12 mesi (23,7%). Per i prestiti personali, la durata superiore ai 5 anni è quella che attira maggiormente l’interesse del consumatore (45,3%).