A gennaio 2020 i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dello 0,6% su base annua, contro lo 0,1% del periodo precedente.
I prestiti alle famiglie sono stati pari al 2,5% sui dodici mesi (in linea con i dati di dicembre 2019), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,0% (-1,9% nel mese precedente). Sono questi alcuni dei risultati a cui è giunto il report Banche e Moneta di Banca d’Italia.
I depositi del settore privato sono aumentati del 5,3% sui dodici mesi, a dispetto del 5,2% in dicembre; la raccolta obbligazionaria è calata del 2,1% sullo stesso periodo dell’anno precedente contro una riduzione dell’1,7% a dicembre.
In calo del 17,4% le sofferenze sui dodici mesi (-17,2% a dicembre 2019), condizionato anche da alcune operazioni di cartolarizzazioni avvenute nel 2019.
In gennaio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono calati dello 0,2%, collocandosi all’1,76% (1,78 in dicembre). Quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo si sono attestati al 7,96%.
1,18% è il tasso sui nuovi prestiti alle società non finanziarie (1,37 in dicembre); quello sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro è risultato pari all’1,87%. I tassi d’interesse sui nuovi prestiti di importo superiore a questa soglia hanno raggiunto lo 0,77%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,37%.