Secondo l’ultimo bollettino economico di Banca d’Italia, le condizioni per l’accesso al credito rimangono distese. Si allentano i criteri di concessione dei prestiti mentre scende il costo del credito alle famiglie. In leggera contrazione il credito alle imprese, in linea con una domanda giudicata piuttosto debole.
A novembre, cala dello 0,3% il credito al settore privato non finanziario (su base trimestrale). Si mantiene su livelli solidi l’aumento del credito alle famiglie, discorso che vale sia per i mutui che per il credito al consumo. In confronto ai dodici mesi precedenti, sono diminuiti i prestiti alle aziende, soprattutto quelli concessi alle imprese di piccola dimensione. Il calo è stato evidente in tutti i settori, in particolare in quello delle costruzioni.
Sempre a novembre, il costo medio dei nuovi prestiti bancari alle aziende è rimasto sostanzialmente invariato. Scende di 30 punti base, in confronto ai tre mesi precedenti, il costo dei nuovi mutui alle famiglie. Il calo è stato determinato soprattutto dalla diminuzione del costo dei contratti a tasso fisso, condizionato dalla flessione dei tassi di mercato nel periodo estivo.
Da un’indagine con le banche italiane ed avente per oggetto il credito bancario nell’area euro, nel terzo trimestre del 2019 si sono leggermente allentati i criteri di offerta applicati ai nuovi prestiti sia alle famiglie che alle aziende. Tale condizione è dovuta soprattutto alla forte pressione concorrenziale che ha coinvolto gli intermediari.
L’allentamento sarebbe stato determinato anche dalla maggiore disponibilità delle banche a tollerare il rischio. Invariate le condizioni ed i termini applicati ai finanziamenti aziendali. Più favorevoli quelle relative ai mutui alle famiglie.
In base alle opinioni ed alle risposte fornite dagli intermediari, si contrae la domanda di credito da parte delle imprese. Sarebbero in calo soprattutto le esigenze delle imprese destinate ad investimenti produttivi, scorte e capitale circolante. Il basso livello dei tassi d’interesse e le condizioni favorevoli del mercato immobiliare hanno favorito un lieve aumento della domanda da parte delle famiglie per l’acquisto di abitazioni.
Alle Banche è stato chiesto di valutare l’impatto di alcune misure adottate a settembre dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea. Gli intermediari ritengono che nel semestre in corso miglioreranno le condizioni creditizie.