A ottobre 2019 cresce ancora il mercato dei mutui: si registra una variazione positiva del +2,4% su base annua per quanto concerne l’ammontare totale dei mutui in essere. Lo evidenzia il rapporto mensile dell’Abi, secondo cui il trend dei prestiti a famiglie e imprese è rimasto stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I tassi di interesse sui nuovi prestiti raggiungono un nuovo minimo storico, con tassi all’1,20% a novembre rispetto all’1,31% di ottobre e al 5,48% di fine 2007. Di contro, nonostante tassi di interesse molto contenuti, per i prestiti alle imprese si evidenzia una riduzione dell’1,4% su base annua.
Calano anche i tassi per mutui e prestiti: leggermente in crescita quello sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni (1,44% rispetto all’1,40% di ottobre 2019 e al 5,72% di fine 2007), mentre quello sul totale dei prestiti si è attestato al 2,50% (2,51% il mese precedente e 6,18% a fine 2007).
Le sofferenze nette delle banche italiane a ottobre erano pari a 31,4 miliardi di euro, in calo rispetto ai 38,3 miliardi dello stesso mese dello scorso anno (-17,9%) e ai 65,9 miliardi dell’ottobre 2017 (-52,3%).
In confronto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto con gli 88,8 miliardi di novembre 2015, la riduzione è di oltre 57 miliardi, (-64,7%). Il rapporto sofferenze nette sugli impieghi totali si è attestato all’1,80% a ottobre 2019 (2,26% a ottobre 2018, 3,78% a ottobre 2017 e al 4,89% a novembre 2015.