Secondo l’ultimo barometro di Crif, il mese di febbraio si è caratterizzato per un calo per quanto concerne le richieste di prestiti finalizzati (-1,4%). A condizionare il risultato sicuramente l’emergenza sanitaria che sta colpendo l’Italia, principalmente l’area settentrionale.
Non può essere imputato al caso il fatto che le regioni in cui è stato riscontrato il calo maggiore siano proprio Lombardia (-8,6% su base annua), Veneto (-5,2%) ed Emilia Romagna (-5,9%). In calo anche l’importo medio richiesto sui prestiti finalizzati, pari a 7.184 euro (-3,7%).
Continua a crescere, invece, il comparto Prestiti Personali che a febbraio fa registrare un incoraggiante +4,3%. L’importo richiesto, pari a 12.902 euro, risulta leggermente in calo in confronto allo stesso mese dello scorso anno (-3,2%). Sulla stessa lunghezza d’onda viaggiano le richieste di mutui e surroghe che fanno segnare addirittura un +32,6%, con importo medio richiesto pari a 133.379 euro (+2,8%).
Nelle stesse regioni in cui si è palesato un calo di richieste di prestiti finalizzati, l’andamento della domanda di prestiti personali è stato più che positivo (+11,3% in Lombardia, +9,6% in Veneto e +11,1% in Emilia Romagna. Trend simile per le nuove richieste di mutui e surroghe (+29,5% in Lombardia, +31,5% in Veneto, +40,3% in Emilia Romagna).
Per un’analisi più approfondita ed attendibile sui riflessi che il coronavirus starebbe generando anche nel settore del credito è, comunque, necessario attendere l’esito delle prossime rilevazioni, a partire da quelle di marzo.