La crisi economica causata dal Covid-19 è stata senza precedenti e ha inevitabilmente colpito anche il comparto della mediazione creditizia. La seconda indagine sui Mediatori Creditizi, condotta dall’OAM, presentata sul finire dello scorso anno, ha però dimostrato che le società di mediazione creditizia stanno reagendo abbastanza bene all’impasse.
Le aspettative rispetto al secondo semestre del 2020 hanno visto un mercato stabile o in crescita, soprattutto per le società di dimensioni maggiori. Il campione che si è sottoposto all’indagine è rappresentativo del 74% del mercato.
L’indagine condotta ad aprile 2020 aveva rivelato un quadro preoccupante: il 35% dei Mediatori prevedeva una riduzione dell’intermediato tra il 10 e oltre il 30%, mentre il il 20% riteneva plausibile un calo fino al 10%.
A consuntivo dello stesso periodo, si è verificato, il totale dei volumi intermediati stimati è passato da poco più di 6 miliardi di euro a 5,103 miliardi. In termini percentuali, il calo è stato del 15%, maggiore per i prodotti retail (-18%), minore per quelli corporate (-7%).
Nel primo semestre 2020, ragionando sempre in termini di intermediato, sono stati i prodotti corporate (acquisto crediti, fidejussioni, mutui ipotecari, leasing e prestiti finalizzati) a registrare un calo pari o maggiore al 50% in confronto al transato stimato nella seconda parte del 2019.
Sembrano essere migliori, invece, le prospettive per il secondo semestre 2020. Per gli ultimi sei mesi dell’anno appena terminato, le previsioni sugli importi intermediari si rivelano stabili o in leggero calo (tra il -1 ed il -10%). Per i prodotti Cessione del Quinto, Mutui Ipotecari Retail, Prestiti Finalizzati Corporate, Leasing e Mutui Corporate, le previsioni parlano di una crescita degli importi intermediati per circa il 40%.
In generale, si può concludere che le società micro e quelle di piccole dimensioni hanno maggiormente sofferto l’arrivo della crisi, con prospettive di stabilità o di calo dei volumi intermediati. Andamento opposto per le medie, grandi e molto grandi società di mediazione, secondo le quali le prospettive sono interessanti, soprattutto per il prodotto Mutui ipotecari.